In crescita nelle ultime settimane in Italia la segnalazione di casi di infezione batterica da streptococco
di gruppo A, agente infettivo della faringo-tosillite streptococcica che può causare anche la scarlattina. “Anche questa crescita, come è accaduto per l’influenza, è un effetto post Covid”: a dirlo è Susanna Esposito, ordinaria di Pediatria all’Università di Parma e responsabile del Tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni della Società italiana di pediatria (Sip). “Purtroppo non si riesce a quantificare il dato poiché, nonostante la scarlattina sia una malattia per la quale è prevista la segnalazione, in realtà questo non viene sempre fatto”.
In crescita nelle ultime settimane in Italia la segnalazione di casi di infezione batterica da streptococco
di gruppo A, agente infettivo della faringo-tosillite streptococcica che può causare anche la scarlattina. “Anche questa crescita, come è accaduto per l’influenza, è un effetto post Covid”: a dirlo è Susanna Esposito, ordinaria di Pediatria all’Università di Parma e responsabile del Tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni della Società italiana di pediatria (Sip). “Purtroppo non si riesce a quantificare il dato poiché, nonostante la scarlattina sia una malattia per la quale è prevista la segnalazione, in realtà questo non viene sempre fatto”.
Perché l’aumento dei casi
L’aumento dei casi è legato, come già si è osservato per altre infezioni, alla pandemia. “Dopo due anni di Covid, durante i quali le malattie infettive in età pediatriche hanno presentato un rilevante calo – evidenzia la specialista – con la ripresa della nuova normalità abbiamo visto un aumento di tutte le infezioni: tra inizio novembre e fine dicembre abbiamo visto crescere la diffusione del virus respiratorio sinciziale e del virus influenzale; abbiamo avuto un secondo picco d’influenza nel mese di febbraio, e da gennaio abbiamo avuto l’elevato numero di casi da streptoccocco del gruppo A”.
Streptococco di Gruppo A, come si trasmette il contagio
L’infezione si diffonde attraverso le microgocce espulse nell’aria con la tosse e gli starnuti. La scarlattina è contagiosa dal periodo della comparsa dei disturbi fino a circa 24 ore dopo l’inizio della terapia antibiotica. In assenza di cure, è contagiosa per 2-3 settimane. Per evitare il diffondersi dell’infezione, la persona ammalata dovrebbe rimanere isolata e, quindi, non recarsi a scuola o al lavoro per almeno 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.