Che cosa è l’HPV?

Il Papilloma Virus Umano (HPV) è la causa principale del tumore alla cervice uterina.
Questo virus infatti, pur vivendo normalmente sulla pelle e nelle mucose umane, sotto particolari condizioni può trasformare le cellule e provocare tumori benigni come condilomi, oppure, nella sede cervico-vaginale, lesioni che possono progredire fino a provocare tumori. Il virus si contrae generalmente attraverso rapporti sessuali, ma non si possono escludere vie indirette dell’infezione come bocca e unghie.

Secondo i dati riportati dall’International HPV Reference Center, sono più di 225 i tipi di HPV ad oggi identificati i quali vengono suddivisi in base al rischio di provocare il tumore alla cervice uterina: di questi, sono 14 i genotipi considerati “ad alto rischio”, fra cui il 16 e il 18 sono definiti i più aggressivi, essendo la causa del 70% dei tumori.

La scoperta della correlazione tra HPV e cancro si deve al ricercatore medico tedesco Herald Zur Hausen che vinse il Premio Nobel nel 2008.

Secondo il rapporto “Global Cancer Statistics 2020” il tumore della cervice uterina è al quarto posto tra i tumori più comuni nelle donne. Ogni anno, nel mondo circa 600.000 donne si ammalano di cancro del collo dell’utero; in Italia sono circa 2.400 nuovi casi, l’1,3% di tutti i tumori diagnosticati nelle donne. Si stima che la maggior parte della popolazione mondiale entri in contatto con il virus almeno una volta durante la propria vita e che nel 90% dei casi il sistema immunitario sia in grado di sconfiggere l’infezione nel giro di pochi mesi. Sebbene la maggior parte delle infezioni da HPV e la maggior parte delle lesioni precancerose si risolvano spontaneamente, c’è il rischio per tutte le donne che l’infezione da HPV possa diventare cronica e che le lesioni precancerose evolvano in tumore maligno della cervice.

Il percorso diagnostico

Il tumore al collo dell’utero è uno dei pochi tumori prevenibili. In Italia, attraverso la prevenzione primaria rivolta alle ragazze di 12 anni viene offerta la vaccinazione gratuita contro il virus HPV; inoltre, i programmi di screening prevedono il Pap test gratuito ogni 3 anni a tutte le donne dai 25 ai 64 anni e, in alcune Regioni, viene già offerto gratuitamente il test HPV ogni 5 anni alle donne dai 30 ai 64 anni.

Pur avendo una storia di grandi successi, il Pap test non riesce ad evidenziare tutte le lesioni che possono progredire al cancro: per questo motivo i programmi di screening si stanno spostando verso l’utilizzo del test HPV, che consente di rilevare la causa che porta allo sviluppo del cancro identificando quindi le donne che, realmente a rischio di sviluppare una lesione cancerosa, devono essere gestite in maniera più stringente.

 

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